25 novembre 2010

Natale in casa Dansk

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Se c'è una cosa che piano piano sto imparando sui danesi è il non farsi troppe domande sulle ragioni per cui fanno cose sfacciatamente prive di logica e di buon gusto.

Si stanno avvicinando le vacanze natalizie e dovunque stanno spuntando decorazioni a tema: i negozi ne sono strapieni, le case ne sono strapiene ed vale lo stesso anche per le "scatole" di gente ostile al bacucco vestito di rosso e alle sue renne come me. E non parlo di "scatole" contenenti regali. Lo specifico. Parlo di "scatole" metaforiche.

Anche qui, come un po' dovunque nel mondo cattolico-consumista-amante-del-Natale, i supermercati richiamano un'orda di Dansk malati di shopping con offerte speciali (che per le tasche di noi poveracci non scandinavi sono comunque cifre astronomiche) e l'atmosfera luccicante tipica di questo periodo si è imposta sul buio autunnale/invernale.

Quello che però rende diversi i danesi da tutto il resto del mondo è il loro cattuivo gusto che amano mostrare in questa ed in molte altre occasioni. A cosa mi riferisco? Bene, mi bastano due esempi concreti presi dalla vita di tutti i giorni dei Dansk ma analizzati da occhi non "locali", i miei.


1) Durante le festività imminenti che celebrano l'arrivo sulla Terra del Salvatore (ahhaha mi faccio ridere da sola!) i danesi, per loro somma delizia, potranno trovare in tutti i "migliori" negozi del Paese una sorpresa dal dolce e romantico sapore natalizio, ideata e messa in commercio con il solo, genuino scopo di rendere le loro consuete sbronze ancora più pesanti. E' già disponibile, infatti, in tutti i supermercati la... udite udite... birra natalizia. Ebbene si. Non chiedetevene le ragioni: sono Dansk, esseri superiori.


2) Come in tutto il Paese, anche ad Odense sono state predisposte delle meravigliose illuminazioni natalizie in modo da creare la giusta atmosfera in attesa dell'arrivo del Natale. Poteva la città che ha fatto di Hans Christian Andersen il suo vessillo dimenticarsi del suo eroe durante queste sante festività? La risposta è no! Odense ed i suoi abitanti sono dannatamente fedeli al loro ex-concittadino che, nato e vissuto ad Odense, ha permesso alla città di campare di rendita alle spalle dell'autore di favole come "La Sirenetta" e "Il brutto anatroccolo". Quest'anno le illuminazioni natalizie sono, infatti, dedicate a lui, tanto per raschiare ancora un po' il fondo e succhiare quanto possibile dalla fama dello scrittore prima che sia troppo tardi. Esiste al mondo qualcosa più di cattivo gusto? Credo di no.
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