10 novembre 2011

La Danimarca riapre le frontiere grazie ad Helle

Helle Thorning-Schmidt

Interessanti novità sul fronte delle politiche danesi sull'immigrazione. La nuova Premier sta facendo arrabbiare i Conservatori che, puntando sul razzismo più gretto e facendo leva sui puristi xenofobi, avevano emanato delle leggi per chiudere le frontiere aggirando (o meglio rifiutando) il Trattato di Schengen.

"Il nuovo corso danese (...) riporta Copenaghen al centro dell’Europa. Un ruolo a cui la nuova premier Helle Thorning-Schmidt, prima donna della storia alla guida della Danimarca ed ex eurodeputata, ha dimostrato di tenere molto. Subito dopo la sua elezione ha infatti annunciato l’addio al proposito del precedente governo di destra di chiudere le frontiere e il ritorno all’inviolabilità dello spazio di libera circolazione di Schengen. 

Niente più controlli alla frontiera, come aveva minacciato il precedente governo guidato da Lokke Rasmussen, una decisione che aveva rischiato di generare un effetto domino tra i paesi dello spazio Schengen, in primis Olanda e Finlandia, in difficoltà a gestire le ultime ondate immigratorie.

Il governo lavorerà duro per contrastare il crimine transfrontaliero nel rispetto del Trattato di Schengen. I piani svelati nel maggio scorso di reintrodurre controlli alla frontiera non saranno assolutamente attuati”, si legge nel documento programmatico della nuova colazione di governo formata dal partito socialdemocratico della Schmidt, il Partito socialista e la Sinistra radicale. Insomma, gestite l’immigrazione, “ma nel rispetto delle leggi europee. "
Buone notizie, no?

Da: Il Fatto Quotidiano

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