29 maggio 2012

Critichi la Danimarca? Allora tornatene nel tuo Paese!


C'è una cosa che mi sconvolge di una fetta di miei connazionali che vivono in Danimarca: non accettano che si parli male o che si critichi il Paese dove vivono neanche se le cose dette sono vere e se le critiche hanno ragione d'essere.

Come riconosco questi Italiani che hanno lasciato la loro Terra in cerca di fortuna e che si sono immediatamente trasformati in estremisti dell'amor patrio Danese? Semplice. Provate a criticare di fronte a loro la Danimarca e li vedrete andare in escandescenze, sbraiatare, agitarsi e concludere ogni loro iperbolica descrizione dell'amata e perfetta Terra Vichinga con tale frase-tipo: "Se non ti piace la Danimarca e la critichi tanto tornatene a casa tua!"

Ebbene si, non indossano la camicia nera né la swastica sul braccio... ma ci vanno vicino. E, per fortuna, sono la minoranza!

Secondo me non esiste il "Paese del Bengodi" che molti espatriati descrivono a parenti e amici a casa per non ammettere che anche la Danimarca ha i suoi bei problemi. Preciso che io adoro la Danimarca, che mi ha accolto ad un certo punto della mia vita di vagabonda, così come adoro l'Italia, che mi ha dato i natali e dove vivono molti dei miei affetti.

Questo, però, non vuole dire che ho le fette di prosciutto sugli occhi (anche perchè in Danimarca il prosciutto è come il Santo Gral...). Dato che ho un cervello ben funzionante e uno spirito critico appassionato e vivace non mi soffermo alla Danimarca turistica del "tutto è bello e tutto è migliore dell'Italia". La Danimarca non è il Paradiso nè tantomeno un Paese perfetto. Chi vi dice questo o è un bugiardo o è uno che la Danimarca non la conosce affatto.

Ci sono molte cose positive in Danimarca? La risposta è si. Tutto funziona in Danimarca e tutti sono ricchi, felici e spensierati? Assolutamente no.

Comunque, anche se la Danimarca fosse la perfezione fatta Nazione, questo non significa che non si possano esprimere delle opinioni o fare delle critiche sulle cose che non vanno. Ritengo che non ci sia persona più ottusa ed ignorante di quella che non accetta le critiche, bollando chi le esprime come un bacchettone che dovrebbe tornarsene a casa sua.
 
Fino a prova contraria la Danimarca è uno dei Paesi da sempre impegnato nella battaglia per la libertà di espressione e di parola. Dico di più, il diritto alla libertà di esprimere le proprie idee è garantita in Danimarca dalla Costituzione (Sezione 77). 

Rifletteteci prima di pronunciare di nuovo l'odiosa e stupida frase: "Non ti piace la Danimarca? Allora tornatene nel tuo Paese!". Forse siete voi ad essere nel Paese sbagliato!

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao, sono d'accordo sulla libertà d'espressione e sul fatto che non esistano terre dell'oro, e che la critica, se costruttiva, aiuti sempre a migliorare il paese in cui si vive. Per approfondire l'argomento, potresti fare una lista di cose che gli italiano-danesi oltranzisti si ostinano a non vedere? Grazie in anticipo. Ciao.

Cherry ha detto...

Ciao Heimat, se n'è già parlato molto in altri post. Leggi i post più vecchi. :-)

Anonimo ha detto...

Ok, cercherò di leggerli pian piano, a ritroso. Nel frattempo ho già letto quello sulle cassette postali... Almeno su qualcosa siamo avanti... :-)

Anonimo ha detto...

Di sicuro ognuno può esprimere la sua opinione liberamente ... dipende anche cosa e come la dice, però. Questo è un blog civile, ma in certe pagine su Facebook alla domanda "Come si vive in Danimarca?" Senti rispondere "All'inferno sarei più felice". Ora, il Paradiso non esiste, appurato, ma sputare proprio nel piatto dove mangi è molto brutto. Certa gente, purtroppo, è convinta che quando va in un altro paese deva essere il paese ad adeguarsi a loro: errore. Capisco lamentarsi del tempo, magari di certi usi che stonano con i propri, del cibo ... però, se uno è partito ed è andato in Danimarca (o in Australia o negli Usa o in Svizzera ...) un motivo ci sarà pur stato, no? E se malgrado tutto vive ancora lì, anche se all'inferno starebbe meglio, allora non vive poi tanto male. Bisogna anche fare delle lamentele ponderate. Certo, se a farle è il tipico italiano che non può stare un giorno lontano dalla sua mandria di parenti, che gli viene un embolo se non parla in dialetto e vuole entrare mezzora dopo l'orario di lavoro perchè al suo paese si usava così, allora lasciano il tempo che trovano.

Amministratore ha detto...

Ohhh. Finalmente una posizione equilibrata sul confronto Italia-altre nazioni.

Anonimo ha detto...

Ottimo articolo. Concordo su tutto.
Purtroppo c'è il problema del razzismo e del nazionalismo. Se si lamenta un italiano in Danimarca va male, se invece a lamentarsi è un danese va tutto bene. È come se qui in Italia si lamentasse un senegalese; figuriamoci, tutti a dirgli che se ne torni nel suo paese!
Se invece ci considerassimo tutti cittadini di questo mondo, senza stare a guardare il colore della pelle, degli occhi, dei capelli, senza valutare troppo la lingua che parliamo e la cultura, le cose sarebbero ben diverse.
La Danimarca è un paese bello, molto vivibile, ma con dei difetti inquietanti, inutile nasconderlo. E lo capisci solo se ci vai a vivere. Non lo capisci se ci vai in vacanza una settimana o due.
Ma lo stesso si può dire dell'Italia. Noi italiani siamo abituati a sputtanare l'Italia. In realtà l'Italia è un paese bello con enormi potenzialità ma che, ahimè, soffre di un cancro terribile. Ergo ci vuole una bella "chemio" per farlo tornare ai suoi vecchi splendori. E chi vuole capire capisca.

Unknown ha detto...

"La Danimarca è un paese bello, molto vivibile, ma con dei difetti inquietanti, inutile nasconderlo"....??? pptremmo saperli???

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